sabato 2 aprile 2011

Test hardisk esterni

Continuando nella personale crociata di eliminazione dei “computer zombie mangia tempo”, sono arrivato alla conclusione che tutte le attività casalinghe verranno gestite dal macbookpro, escluso naturalmente l’attività di scansione dei documenti che purtroppo resta legata ad osx tiger ppc e quindi all’imacg3 indingo. Per fare ciò mi è nata l’esigenza di avere più spazio del misero hardisk da 120 gb in dotazione del mio Macbookpro che risulta decisamente stretto soprattutto con l’utilizzo di garageband, ho scelto quindi di affiancarlo a degli hardisk esterni uno posto nella saletta audio, e uno come server generale posto in casa magari attaccato al network via ethernet (che sarà il prossimo step del mio programma di ottimizzazione). I due candidati per andare a svolgere queste funzioni sono un disco seagate free agent da 1 TB, e il disco del powermacg5 da 500 gb messo in un box esterno Atlantis entrambi usb 2, destinando quindi quello più veloce alle attività di audio recording. Scarico Xbench e metto alla prova i tre dischi compreso quello all’interno del portatile, e scopro con infinita sorpresa che la soluzione del disco da 500 gb è immensamente più veloce degli altri, e che addirittura il Seagate risulta più lento in alcune operazioni rispetto al disco da 2,5 del portatile.

discomacbookpro-2011-04-2-11-57.jpgdisco500gb-2011-04-2-11-57.jpgdiscoseagate-2011-04-2-11-57.jpgDalla prova si può quindi sfatare che non tutte le accoppiate box esterni disco hanno velocità paragonabili e che spesso i prodotti che si acquistano con il disco a corredo pur presentando rapporti capacità prezzo elevati hanno prestazioni modeste, che per alcune applicazioni sono comunque sufficienti ma inadatte ad alcune applicazioni.

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