domenica 27 marzo 2011

Ok adesso è l'ora di basta, si fa ordine informatico

Come tutti gli appassionati di retrocompunting, mi sono negli anni circondato da vecchi computer , principalmente Apple e Commodore Amiga, giustificando volta per volta il loro ritiro assegnandogli una funzione nella vita digitale e dislocandoli nella parte della mia abitazione preposta a quella funzione. Esemplificando, mi trovo in ordine sparso un ImacG3 indingo a cui ho attaccato uno scanner che funziona esclusivamente con la sua versione del sysos nello studietto, un ImacG4 che è deputato ad accogliere tutte le foto, posizionato di fianco, un Pismo g3 con Ubuntu fatto per sperimentare Linux sulla mela che gira per casa senza meta, un Amiga1200 espansa per i giochini ed i mod, un Amiga CDTV sotto la televisione come lettore CD in sala, un macbookpro C2D che si accende per fruire internet in modo confortevole, un Powermac G5 nello studio “musicale” attaccato ad una rack con schede audio e ammenicoli vari per registrazioni al volo, un ImacG3 accanto a quest’ultimo per quando mi capita di scrivere qualcosa, attaccato alla mia CNC diy poco funzionante un PC, un EEEPC701 nella borsa delle misurazioni di campo, un secondo Macbookpro C2D gemello del primo per lavoro, insomma un sacco di roba di cui la maggior parte resta attiva ed in funzione solo grazie all’autoconvicimento con scuse farlocche.

Il problema di questo genere di setup è che se uno si fa un file di log virtuale del proprio tempo speso attaccato ai mezzi informatici si rende subito conto come la maggior parte del tempo venga impiegato per risolvere i vari acciacchi di questi vetusti computer nonché cercando la via per renderli collaborativi tra loro, combattendo con le versioni diverse di sistema operativo, con versioni diverse di programmi con il tentativo dell’aggiramento dei requisiti minimi, perdendo cosi totalmente il tempo ed il gusto di utilizzare i propri mezzi informatici per semplificarsi la vita, che anzi viene divorata dai computer al pari di moderni zombie tecnologici tempofagoci.

Bene è ora di basta, si passa al razzocinio dei cimeli informatici, ed alla liberazione del tempo di Gaster seguendo queste 2 semplici regole, accorpare più funzioni in un unico oggetto designato, tale oggetto deve necessariamente essere adatto e consumare meno energia elettrica.

Prima imputato di questa epurazione è sicuramente il Powermac G5 che coi suoi 650 w/h di potenza assorbita e i suoi problemi metereopatici, occupa troppe risorse complessive, quindi estrarrò il suo bel dischone sata e lo richiuderò in un box esterno che collegherò al macbookpro, garantendomi la stessa funzionalità. Bene meno uno.....