domenica 6 febbraio 2011

Artista emergente vademecum dissillusorio

Nell’era di internet, nell’era di youtube del web 2.0, insomma della realizzazione del sogno di ogni band emergente, dove l’occorrente per realizzare un album, distribuirlo, promuoverlo è circoscritto ad un computer, dei microfoni , del tempo, in questa era del bengodi musicale , perchè tu artista emergente non riesci ad avere più di quaranta contatti sulla tua pagina di facebook di quali metà obbligati perchè tuoi amici nella vita reale. Perchè ai tuoi concerti oltre alla tua compagnia c’è solo quella di tua cugina 15enne, perchè l’interrato dove il proprietario del locale ti caccia a suonare è vuoto mentre, il piano sopra pullula di bella gente che si guarda sullo schermo piatto l’ultima puntata di X-factor?

Ehi artista emergente, ecco qui alcune regolette per farti capire il perchè, nessuno dedica tempo alla tua arte.

1- Di base tu artista emergente, non sei nessuno, nessuno ti conosce, nessuno è interessato a sentire le tue paturnie impegnate, od il tuo malessere post adolescenziale.

2- Artista emergente, a nessuno interessano i tuoi progressi nell’utilizzo dello strumento, quella scala alla chitarra a velocità fulminea, che ti è costata la bellezza di quattro operazioni al tunnel carpale, è sempre e comunque lenta o poco originale, incomprensibile, e comunque vattelapesca la fa meglio ed in metà del tempo.

3- Anche se ti può sembrare impossibile, i testi delle tue canzoni non saranno usati come base per la fondazione di una nuova religione, rassegnati.

Quindi od artista emergente affinché, la tua vita musicale non diventi una rappresentazione egocentrica del tuo io, e le tue perfomance pubbliche una sorta di masturbazione pubblica ricorda che :

1- meglio un mi minore suonato bene chiaramente, a tempo, con un bel suono, che un assolo mangiato, smozzicato con un suono a metà strada tra la zanzara ed il rutto.

2- semplifica ed accompagna il tuo pubblico all’interno della tua performance, chiediti sempre quale è il modo più semplice per far rendere quella determinata parte.

3- Ricordati l’unico linguaggio che è universalmente riconosciuto dal pubblico sono le emozioni a tal fine, oh tu artista emergente, cura maniacalmente gli aspetti che permettono di trasferirle alla tua platea, il tempo deve essere preciso riconoscibile e semplice cosi da far capire in maniera netta i cambi di ritmo, il suono deve essere compatto e rendere al meglio il piano ed il forte che tu sapientemente sai distribuire all’interno della tua esecuzione. Cura il sincronismo dei vari componenti del gruppo e ricordati se non ci si arriva si scala tutta l’esecuzione a livelli più semplici, l’importante non è essere virtuosi ma essere empatici quindi....

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